Per un anno lo ammetto non ho cercato la compagnia degli italiani. Sì lo ammetto davvero! In un anno abbiamo conosciuto solo due famiglie italiane con cui ci siamo visti e telefonati spesso, ma niente di più. La mia esperienza e quella di V degli italiani espatriati è stata in passato sempre un po' ... come dire... troppo nostalgica... forse anche un po' triste! Mi ricordo gli italiani in Germania, i miei stessi cugini emigrati... mi ricordo bene i loro discorsi. Discorsi di cupa nostalgia: qui non è bello in Italia sì tutto è più bello, più caldo, le persone sono... più...più... a volte non ne potevo davvero più! Due dei miei più cari amici sono italiani e ancora vivono in Germania. Ma in loro non c'è mai stata nostalgia, solo un forte senso di esplorazione e di accettazione dei limiti di una e dell'altra nazione... e dei suoi abitanti... ovviamente! Anche a volte la consapevolezza interiore di non riuscire a vivere in Italia...
L'Associazione Dante Alighieri promuove la cultura e la lingua italiana in tutto il mondo. Anche a Auckland. Li ho conosciuti tramite una di queste due famiglie italiane e ho scoperto un mondo. Un mondo fatto di bambini e canzoncine e "La bella lavanderina che lava i fazzoletti". Un mondo di bambini più grandi che coltivano la loro "parte" italiana... sia essa dell'intera famiglia o solo di una parte. Un mondo di genitori che si prodigano affinchè i loro figli non perdano parte delle loro origini. Un mondo di espatriati un po' nostalgici sì, ma neanche tanto... anche molto attivi e pieni di iniziative! Stare insieme è un modo per non stare soli, ma anche un modo per condividere un sentire comune... atteggiamenti istintivi, modalità di comunicazione identiche, universi di parole con sottigliezze e sfumature comuni... è indiscutiblile... quando persone della stessa cultura e nazione si incontrano tutto questo si ritrova. Senza bisogno di spiegarsi. E non credevo che fosse così importante. Lo ammetto... ma pensavo probabilmente solo a me stessa... non ho pensato troppo a loro... RIMAMA... E alla fine è stato grazie a loro che compreso quanto invece tutto questo sia importante!Tra le varie cose che organizzano c'è anche il programma per le vacanze scolastiche. I bambini stanno lì dalle 10 alle 15 e le ragazze organizzano giochi di ogni genere dividendoli in gruppi secondo l'età ma cercando comunue di coinvolgere tutti! RI è tornato a casa raccontandomi di aver giocato a Palla avvelenata (quante volte ho giocato io a palla avvelenata... ), a bandiera(e vai!), mi ha raccontato che ha mangiato la pasta al sugo con il parmigiano (quello vero mamma!)... aveva un'altra luce negli occhi quando mi raccontava. Sereno! Felice! E guardandolo e ascoltandolo ho capito... un milione di cose... e non è solo una questione di lingua, ma anche di quello che dicevo prima... un istinto che è dentro di noi: un'appartenenza che i milioni di chilometri non possono cancellare... e credo che lui si sia sentito accolto, abbracciato... non era più tanto diverso dagli altri... quanti bambini come lui! Condividere la propria situazione senza troppe spiegazioni è importante, riconoscere la propria diversità ed accettarla con altri è come avere un punto di riferimento nel cuore a cui aggrapparsi in caso di difficoltà.
Una delle bambine ha fatto la prima Comunione e siamo stati invitati a condividere (ancora ancora) quel suo momento importante! Eravamo tutti felicissimi! La Comunione! WOW! E... cosa fanno gli italiani quando si trovano tutti insieme? Mangiano! E via di mortadella, salame, focacce e pane di ogni genere... lasagne e c'erano pure i confetti! Incredibile!
Eravamo 14 abbiamo parlato moltissimo della Nuova Zelanda e dell'Italia. Noi eravamo gli unici "molto" nuovi... ma è stato bello ritrovarsi e stare insieme, così semplicemente così... come fanno gli italiani...
5 commenti:
Qui a Dunedin, a quanto so, ci sono solo 5-6 italiani, me compresa.
Mio marito e' piu' fortunato, la community giapponese e' decisamente piu' numerosa. :-)
Comunque anch'io in Giappone evitavo i gruppi di italiani, a parte alcuni carissimi amici, per i tuoi stessi motivi.
Ciao Mari, forse ne sei gia' informata, ma ti lascio il link per il Festival del Cinema Italiano, che a Auckland comincia oggi:
http://www.italianfilmfestival.co.nz/home.htm
Buona giornata,Zazie
Sono contenta che ti avvicini a questa associazione, penso faccia bene a te a ai tuoi bambini sentirsi circondati da persone che condividono la vostra cultura e la lingua, in particolare per Riccardo che avrà probabilmente pensato che il mondo esterno era cambiato e tutti parlavano una lingua "ostrogota". Non credo che ci siano di fondo sentimentalismi anche perchè nel vostro caso, cioè siete lontani mezzo mondo, sentirsi vicini tra conterranei è senz'altro motivo di non perdere le tradizioni e anche il "pane e salame"!
A proposito pensavo che il racconto della comunione con : pane salame, mortadella, confetti, e tanto sapore "italiano" potrebbe essere oggetto di un capitolo di "cuochedellaltromondo"
baci
mammma
Che bello leggerti Mari!!!
Ma tornerete un giorno in Italia?
Ho vissuto all estero anche in passato e ho sempre cercato di evitare (o meglio non ne sentivo la necessita' ) di stare con i miei connazionali...pero' questa volta e' diverso...staro' qui' x almeno 3 anni e sono SOLA SOLA:')
ma proprio ieri per caso ho incontrato una ragazza italiana che si e' trasferita ad Auckland con fidanzato kiwi e pure lei, che non ha mai sentito la mancanza di casa, mi ha parlato di questa associazione mi ha dato il link dell'associazione e...mi sono iscritta :-)
Chissa' mai che ci si incontri a qualche evento:-)
Elisa
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