martedì 2 ottobre 2007

Dante Alighieri... a Auckland!

Per un anno lo ammetto non ho cercato la compagnia degli italiani. Sì lo ammetto davvero! In un anno abbiamo conosciuto solo due famiglie italiane con cui ci siamo visti e telefonati spesso, ma niente di più. La mia esperienza e quella di V degli italiani espatriati è stata in passato sempre un po' ... come dire... troppo nostalgica... forse anche un po' triste! Mi ricordo gli italiani in Germania, i miei stessi cugini emigrati... mi ricordo bene i loro discorsi. Discorsi di cupa nostalgia: qui non è bello in Italia sì tutto è più bello, più caldo, le persone sono... più...più... a volte non ne potevo davvero più! Due dei miei più cari amici sono italiani e ancora vivono in Germania. Ma in loro non c'è mai stata nostalgia, solo un forte senso di esplorazione e di accettazione dei limiti di una e dell'altra nazione... e dei suoi abitanti... ovviamente! Anche a volte la consapevolezza interiore di non riuscire a vivere in Italia...

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L'Associazione Dante Alighieri promuove la cultura e la lingua italiana in tutto il mondo. Anche a Auckland. Li ho conosciuti tramite una di queste due famiglie italiane e ho scoperto un mondo. Un mondo fatto di bambini e canzoncine e "La bella lavanderina che lava i fazzoletti". Un mondo di bambini più grandi che coltivano la loro "parte" italiana... sia essa dell'intera famiglia o solo di una parte. Un mondo di genitori che si prodigano affinchè i loro figli non perdano parte delle loro origini. Un mondo di espatriati un po' nostalgici sì, ma neanche tanto... anche molto attivi e pieni di iniziative! Stare insieme è un modo per non stare soli, ma anche un modo per condividere un sentire comune... atteggiamenti istintivi, modalità di comunicazione identiche, universi di parole con sottigliezze e sfumature comuni... è indiscutiblile... quando persone della stessa cultura e nazione si incontrano tutto questo si ritrova. Senza bisogno di spiegarsi. E non credevo che fosse così importante. Lo ammetto... ma pensavo probabilmente solo a me stessa... non ho pensato troppo a loro... RIMAMA... E alla fine è stato grazie a loro che compreso quanto invece tutto questo sia importante!
Tra le varie cose che organizzano c'è anche il programma per le vacanze scolastiche. I bambini stanno lì dalle 10 alle 15 e le ragazze organizzano giochi di ogni genere dividendoli in gruppi secondo l'età ma cercando comunue di coinvolgere tutti! RI è tornato a casa raccontandomi di aver giocato a Palla avvelenata (quante volte ho giocato io a palla avvelenata... ), a bandiera(e vai!), mi ha raccontato che ha mangiato la pasta al sugo con il parmigiano (quello vero mamma!)... aveva un'altra luce negli occhi quando mi raccontava. Sereno! Felice! E guardandolo e ascoltandolo ho capito... un milione di cose... e non è solo una questione di lingua, ma anche di quello che dicevo prima... un istinto che è dentro di noi: un'appartenenza che i milioni di chilometri non possono cancellare... e credo che lui si sia sentito accolto, abbracciato... non era più tanto diverso dagli altri... quanti bambini come lui! Condividere la propria situazione senza troppe spiegazioni è importante, riconoscere la propria diversità ed accettarla con altri è come avere un punto di riferimento nel cuore a cui aggrapparsi in caso di difficoltà.

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Una delle bambine ha fatto la prima Comunione e siamo stati invitati a condividere (ancora ancora) quel suo momento importante! Eravamo tutti felicissimi! La Comunione! WOW! E... cosa fanno gli italiani quando si trovano tutti insieme? Mangiano! E via di mortadella, salame, focacce e pane di ogni genere... lasagne e c'erano pure i confetti! Incredibile!

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Eravamo 14 abbiamo parlato moltissimo della Nuova Zelanda e dell'Italia. Noi eravamo gli unici "molto" nuovi... ma è stato bello ritrovarsi e stare insieme, così semplicemente così... come fanno gli italiani...

5 commenti:

zazie ha detto...

Qui a Dunedin, a quanto so, ci sono solo 5-6 italiani, me compresa.
Mio marito e' piu' fortunato, la community giapponese e' decisamente piu' numerosa. :-)
Comunque anch'io in Giappone evitavo i gruppi di italiani, a parte alcuni carissimi amici, per i tuoi stessi motivi.

zazie ha detto...

Ciao Mari, forse ne sei gia' informata, ma ti lascio il link per il Festival del Cinema Italiano, che a Auckland comincia oggi:
http://www.italianfilmfestival.co.nz/home.htm

Buona giornata,Zazie

Anonimo ha detto...

Sono contenta che ti avvicini a questa associazione, penso faccia bene a te a ai tuoi bambini sentirsi circondati da persone che condividono la vostra cultura e la lingua, in particolare per Riccardo che avrà probabilmente pensato che il mondo esterno era cambiato e tutti parlavano una lingua "ostrogota". Non credo che ci siano di fondo sentimentalismi anche perchè nel vostro caso, cioè siete lontani mezzo mondo, sentirsi vicini tra conterranei è senz'altro motivo di non perdere le tradizioni e anche il "pane e salame"!
A proposito pensavo che il racconto della comunione con : pane salame, mortadella, confetti, e tanto sapore "italiano" potrebbe essere oggetto di un capitolo di "cuochedellaltromondo"
baci
mammma

Lory ha detto...

Che bello leggerti Mari!!!
Ma tornerete un giorno in Italia?

Liz ha detto...

Ho vissuto all estero anche in passato e ho sempre cercato di evitare (o meglio non ne sentivo la necessita' ) di stare con i miei connazionali...pero' questa volta e' diverso...staro' qui' x almeno 3 anni e sono SOLA SOLA:')

ma proprio ieri per caso ho incontrato una ragazza italiana che si e' trasferita ad Auckland con fidanzato kiwi e pure lei, che non ha mai sentito la mancanza di casa, mi ha parlato di questa associazione mi ha dato il link dell'associazione e...mi sono iscritta :-)


Chissa' mai che ci si incontri a qualche evento:-)


Elisa