giovedì 19 aprile 2007

Zoo e animali...

Personalmente una cosa che mi fa male al cuore è vedere gli animali in gabbia. Nei loro occhi (se puoi ) vedi il ricordo di quello che erano... oppure addirittura vedi un punto di domanda. Ma perchè mi guardi? E le foto? Perchè me le fai? Cos avrò mai di speciale? Oppure: ma perchè proprio me? E tu rimani lì a guardare questi animali stupendi nella loro nuda e cruda realtà. Li puoi osservare in ogni loro movimento...e la sensazione che ti rimane è di essere un po' invadente, ti sembra di invadere la loro itimità.
Ti sembra quasi un po'di rubargliela...

Ma le gabbie di questi animali non erano gabbie.
Le gabbie erano spazi. Immensi spazi delimitati da legno e alberi. Qualche inferiata a volte e a volte del vetro... ma nulla che ricordasse una gabbia. E tanto tanto tanto spazio.
La tigre mi è sembrata la più triste. Triste e solitaria. Mentre praticamente tutti gli altri animali erano in coppia... gli ippopotami ... le giraffe... i leoni... lei era là sola... con uno sguardo assente ed interrogativo...
Il suo spazio è immenso. Altissimo. Delimitato da dei vetri non da legno nè da alberi.
La tigre mi ha intristita ... parecchio...

Gli ippopotami...
Poi siamo arrivati al cosiddetto "AUSSIE WALKABOUT". Siamo entrati in una zona dove gli animali erano liberi e passavano (in questo caso saltavano) davanti e dietro di noi ... era emozionante. Da una parte c'erano i canguri e gli emù (vi immaginate... GLI EMU'!!!),
dall'altra i pappagalli... liberi... o diciamo semi liberi...


C'era un ragazzo che abbiamo poi scoperto essere un veterinario serbo, che stava provando a dare qualcosa da mangiare ai pappagalli. Con una calma ed una sicurezza che facevano trasparire la sua passione e la sua esperienza. I pappagallini golosi sono arrivati e io non riuscivo neanche a capacitarmi... R ha voluto anche lui dare da mangiare ai pappagallini. Si è messo lì con le briciole che il ragazzo gli dava. A me ha fatto un po' impressione... ma lui era tranquillo aveva una sicurezza che non avevo mai visto in lui. Il suo viso si è illuminato. I suoi occhi brillavano. Sorrideva, rideva felice, ma così felice che ad un certo punto mi sono anche commossa... avevo dei lacrimoni... R che a volte è così duro e testardo... a volte così inflessibile... mi sembrava un altro bambino. Ho scoperto un nuovo lato di lui...dolce e amorevole, appassionato e paziente... che bello che bello che bello!



lunedì 16 aprile 2007

Muriwai...

Muriwai è una spiaggia incredibile...dalla parte del Mar di Tasmania.
Non ci siamo mai stati. In sei mesi non si siamo mai stati!
Non abbiamo portato nessuno dei cari che ci sono venuti a trovare, proprio per il fatto che non ne conoscevo l'esistenza...
Quando siamo arrivati là il vento soffiava come solo sul Mar di Tasmania può soffiare...


Il cielo sembrava non trovasse pace e si trasformasse ad ogni nostro battere di ciglia...
Un accenno di sole, una nuvola di freddo e spruzzi di pioggia e poi ancora uno spiraglio tra le nuvole... e via ancora ogni minuto...ogni secondo... imprevedibilmente...ancora ancora...ancora...
e come abituarsi? Come non rimanere senza fiato... come poter respirare... semplicemente respirare...

No davanti alla natura così non si può solo respirare...
Da una natura così ci si fa travolgere... invadere...

C'era un ragazzo che faceva kitesurfing... intrepido...coraggioso...
chissà che brividi...riuscire a domare quel vento...



venerdì 13 aprile 2007

Museo...e antenati...

Visto che continua a piovere... o meglio ...
piove, c'è il sole, poi il vento e poi piove ancora e poi si ricomincia...
Visto che ieri era un giorno così abbiamo deciso di andare al Museo di Auckland.
Il Museo si trova all'interno dell'Auckland Domain che è un bellissimo parco pieno di laghetti con paperette e vegetazione e alberi incredibili... un misto di prati inglesi e bush neozelandese...



Dopo essere rimasti a bocca aperta davanti a questo albero siamo entrati nel museo.
Con R avevamo letto un libro di un bambino che andava con la mamma e la nonna al museo a vedere gli ancestors... gli antenati. Il libro parlava dei Romani, degli Egizi e dei dinosauri.
Quindi via alla ricerca dei nostri antenati!!!!
Siamo passati dalle sale con i dinosauri a quelle delle civiltà polinesiane. E quella dei Romani? E quella degli antichi Egizi? Di solito queste sale sono un classico dei grandi musei delle città. Ma dopo essere saliti su andati giù e poi a sinistra e poi a destra... ho deciso di chiedere ad una guardia che assolutamente sembrava cadesse dalle nuvole... gli egiziii??? Mah???
Ci sono rimasta davvero. Ho avuto come la sensazione che mi mancasse un pezzo. Un pezzo di storia, un pezzo di noi. E mi sono davvero chiesta che storia imparano loro? Imparano che vengono dalle civiltà polinesiane? Ma i bianchi sono bianchi ... pakeha certo (fantasma bianco...) ma comunque non di carnagione scura. Certo che no. Alcuni sono irlandesi altri sono scozzesi altri sono inglesi...e quindi da dove vengono?
Quando i loro bambini gli chiedono da dove vengono gli inglesi o gli irlandesi o gli scozzesi... cosa risponderanno? E quando gli chiederanno di fargli vedere da dove vengono cosa gli faranno vedere? I dinosauri? O le barche con cui sono arrivati i polinesiani? Di barche dei conquistatori bianchi non c'è nè neanche l'ombra! Dove sono???
Io sono rimasta davvero di stucco. Non sapevo cosa dire a R e M.
Nel frattempo siamo entrati nel marae all'interno del museo. Un marae è il luogo sacro e di riunione per eccellenza della civiltà maori. All'interno di un marae si celebrano matrimoni e funerali . Tutto completamente in legno e con sculture intarsiate di dei fantastici e abbastanza ... spaventosi...



Anche questi sono i loro antenati... ma sono veri o fantastici?

martedì 10 aprile 2007

A casa in vacanza...

I bambini sono a casa in vacanza da scuola. Alla fine di ogni trimestre (term) ci sono due settimane di vacanza.
Quindi ci si inventano cose da fare, luoghi da vedere e sempre nuove esperienze...

Vicino a casa nostra c'è un centro ricreativo (?) "Birkenhead Leisure centre". C'è la piscina, la biblioteca, la palestra per l'arrampicata e non so come si chiama in italiano quella struttura che vedete...
E' una struttura di pali e corde sospese con dei percorsi... elettrizzante!

Abbiamo iscritto Riccardo mercoledì scorso ad una giornata organizzata da questo centro su questa struttura e nella palestra per l'arrampicata...
E lui è andato su coraggioso e cuor di leone si è arrampicato con tutti gli altri...che tra l'altro non dimentichiamoci ... parlano solo inglese...


Si è divertito moltissimo e ... sono davvero molto orgogliosa di lui... solo come una mamma può esserlo!



lunedì 9 aprile 2007

Classica gita di Pasquetta...

Sì alla tradizione non si può rinunciare. Anzi da così lontano sono proprio alcune tradizioni che ci aiutano a mantenere come dire la nostra "identità"...

C'abbiamo messo un po' prima di uscire di casa, ma alla fine la giornata era troppo bella per non fare qualcosa. E così ci siamo decisi per una delle spiagge che preferiamo.
A mezzogiorno siamo riusciti a caricarci tutti in macchina... che non è poco... direi...

Sulla strada abbiamo trovato un banchetto che vendeva i fichi. Nel senso che c'era solo il banchetto con i sacchetti dei fichi e l'honesty box... in cui infilare i soldi dell'acquisto.
Fantastico! Ho dovuto fotografarlo perchè non mi sembrava vero...


Quando siamo arrivati a Pakiri il colore del cielo era uguale a quello del mare e come sempre Pakiri sembra surreale. Mozzafiato. Pakiri è un sogno. La sua sabbia è bianca e finissima. E' immensa. Non so ancora dove inizia e dove finisce... sembra scivolare nell'orizzonte... sembra sciogliersi nel mare...
Qui il vento è costante e le onde anche, ma il bagno è stato piacevole. Rotolarsi tra le onde (non troppo alte ovviamente) ha un sapore di infanzia... di scivoloni e bevute... di risate non contenute. Fare il bagno con le onde ha un non so che di ... ancestrale... si urla perchè il mare copre ogni parola e urlare e ridere sono un tutt'uno ... con il mare...
Siamo stati fino al tramonto e credo che sia l'ora più bella anche se èè difficile da dire...
In un posto così bello ... esiste un'ora più bella?

domenica 8 aprile 2007

Pasqua da qui...

Ma l'avete vista questa foto? Questa carinissima bambina se ne andava in giro per la nostra via con la sua bella pecora...al guinzaglio?Tra l'altro sembrava avesse una naturalezza invidiabile. Ma lo sapevate che in Nuova Zelanda ci sono più pecore che abitanti??

Che ridere!

A Pasqua ci siamo rilassati...

Abbiamo aperto le uova e S ha anche organizzato una fantastica caccia al tesoro per grandi e piccini. E' stato divertentissimo. Chi ha trovato l'uovo sull'albero, chi sotto ad un cuscino, chi nel bagagliaio della macchina...e via così...


Qui sotto quello che rimane di alcune uova che R ha deciso a mia insaputa di distruggere provando le sue ablità con il mortaio... a volte ne pensa una più di Bertoldo...





Insieme alle uova c'erano anche dei pensierini e M e M hanno deciso di provarli subito...
Ecco qua ...

sabato 7 aprile 2007

amicizia ... e lontananza...




Parlami e lascia che parli, amica mia,
spiegami e lascia che spieghi
perchè
dissanguato da mille rasoi
impiccato da mille capestri
sospeso sul baratro
d'un buio che acceca
d'un silenzio che assorda
posso ancora sognar la mia fiaba
senza futuro eppure
piena di speranza come
se avessi un domani.
Perchè un giorno mi desti un quaderno.
E col quaderno la tua amicizia, il tuo amore.
Amore e amicizia sono la stessa cosa, amica mia,
i due volti della stessa insaziabile fame
della stessa inestinguibile sete.
E se mi dici che sono due cose diverse
io ti rispondo che nell'amicizia
c'è più amore che nell'amore.

Oriana Fallaci



Sì amiche mie... amiche mie lontane...
Amici miei lontani...
nell'amicizia c'è più amore che nell'amore!
E nonostante i migliaia di chilometri siete nel
mio cuore e sempre lo sarete.
Sì la vita e il mare un po' ci allontaneranno, ma
quando ci risentiremo sarà una gioia...indescrivibile!



venerdì 6 aprile 2007

oggi il mare...



Oggi il mare mi ha presa mi ha invasa con il suo odore, il suo rumore... il suo parlare...
il suo sciabordio pigro mi ha rilassata quasi mi cantasse una ninna nanna...
lentamente mi cullava avanti e indietro.


All'inizio non volevo,
le sue acque erano così pungenti di freddo...
ma come resistergli??
Come si può resistere alla sua trasparenza, al suo invito insistente...?

Ho lasciato che mi parlasse...
Ho lasciato che mi sussurrasse ancora una volta SI SI SI SI SI SI
SI alla vita, SI al passato, SI al futuro...
SI a questa vita, SI a questo passato, SI a questo futuro!

Oggi ho lasciato che il mare mi trasformasse,
come la creta tra le mani del suo scultore.
Ho lasciato che fosse lui a guidarmi nella sua danza,
le onde la sua orchestra, il vento il direttore...

E la danza era vita
e la vita era danza...

giovedì 5 aprile 2007

abiti, piedi nudi e...

I vostri abiti occultano gran parte della vostra bellezza, eppure non riescono a nascondere ciò che di voi è bello. E sebbene cerchiate negli indumenti un'intima libertà, potreste ritrovarvi in un'armatura e fra delle catene. Vorrei che poteste andare incontro al sole ed al vento con più pelle e meno vestiti. Poichè il soffio della vita è nel sole e la mano della vita è nel vento.

Alcuni di voi dicono "Il vento del nord ha tessuto gli abiti che indossiamo". Ed io dico, sì, è stato il vento del nord. Ma il suo telaio è stato la vergogna e la mollezza la sua trama. Ed il vento alla fine del suo lavoro là nella foresta scoppiò a ridere. Ricordate sempre che la modestia è per voi come uno scudo allo sguardo dell'impuro. E quando l'impuro non sarà più, che cosa sarà la modestia se non un freno al suo intelletto? Ricordate sempre che la terra adora sentire la nudità dei vostri piedi, così come il vento desidera giocare con i vostri capelli.
(Kahlil Gibran)



Noi italiani siamo fanatici dei vestiti. I vestiti per noi non sono solo un modo fantasioso di coprirsi o di andare in giro, ma proprio un modo per identificarci, per capirci, per capire gli altri e per farci vedere dagli altri. Un modo davvero importante di essere. Per gli italiani il vestito FA il monaco... correggetemi se sbaglio...
A Milano ci sono persone che stanno molto attente alle mode... e che guardano in modo strano chi non le segue... a Milano ci sono persone che giudicano il loro prossimo dal modo di vestirsi ancora prima di conoscerlo... a Milano ci sono persone che hanno fatto dei vestiti la loro armatura ... le loro catene.


Qui i neozelandesi sono troppo forti! Vi assicuro che spesso sfiorano il ridicolo... ma non gli importa. Non gli importa dell'abbinamento dei colori. Non gli importa delle macchie. A volte i vestiti sono solo un modo come un altro per coprirsi dal freddo... e dalle proprie nudità, ma non molto altro.
I neozelandesi non sono schiavi di mode, forme o colori... sono liberi... si sentono liberi di vestirsi come vogliono... quando vogliono...e vi assicuro che ne ho viste delle belle. E tutte le volte mi dicevo "che coraggio". Coraggio di fare quello che si vuole senza stare a farsi dire da qualcun altro come vestirsi... o altro... Ma soprattutto non giudicano il loro prossimo dal vestito che ha, ognuno è per quello che è non per quello che ha su. Io da italiana mi sento di avere molto da imparare da questo...

E poi non gli importa delle scarpe... Questa è davvero una domanda che lancio... così nell'etere... neozelandese... Ma perchè vanno tutti (ma dico tutti e qui non escludo i giovani, i vecch,i i medi e di tutte le classi sociali, etnia e colore della pelle...) a piedi nudi???? Possibile che non gli faccia un po' senso mettere i piedi nudi dove sono passati altri con scarpe sporche nonchè cani, gatti e altro? Mah, ad ogni modo ho provato a chiedere un po' in giro e sembra che la loro spiegazione sia che, andare a piedi nudi sia assolutamente sicuro. Non c'è sporco sulle strade, non c'è spazzatura, non ci sono vetri e tutti raccolgono tutto anche le "cose" dei loro cani.
Sui prati non ci sono strani animali... almeno così dicono (ovviamente non sto parlando del bush dove invece pululano ragni ed insetti di ogni genere). Ed oltre che sicuro sembra che andare a piedi nudi stimoli le funzioni cerebrali...sarà... Il bello è che prima di entrare in casa si tolgono le scarpe (molto rispettoso e sano... concordo pienamente), ... ma se con quei piedi nudi se ne sono andati in giro in luoghi più o meno improbabili... e assorbito lo sporco più improbabile... che differenza ci sarà mai... tra una scarpa sporca e un piede nudo sporco???

domenica 1 aprile 2007

saluti e partenze...

Don't be dismayed at good-byes.
A farewell is necessary before
you can meet
again.

And meeting
again, after moments or
lifetimes, is certain for
those who are
friends.


ritrovarsi è una gioia...

salutarsi un dolore...
a volte come uno strappo...

necessario per la mente ...
incomprensibile per il cuore...


ma stare insieme è stato stupendo...
e so che la prossima volta sarà ancora meglio!!!
Ne sono sicura...