giovedì 10 maggio 2007

Tempo...o...o...

Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno che hai voglia ad aspettare
un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso come un lino a sventolare.

C'è un tempo negato e uno segreto
un tempo distante che è roba degli altri
un momento che era meglio partire
e quella volta che noi due era meglio parlarci.
C'è un tempo perfetto per fare silenzio
guardare il passaggio del sole d'estate
e saper raccontare ai nostri bambini quando
è l'ora muta delle fate.

C'è un giorno che ci siamo perduti
come smarrire un anello in un prato
e c'era tutto un programma futuro
che non abbiamo avverato.

È tempo che sfugge, niente paura
che prima o poi ci riprende
perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo
per questo mare infinito di gente.

C'è un tempo d'aspetto come dicevo
qualcosa di buono che verrà
un attimo fotografato, dipinto, segnato
e quello dopo perduto via
senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata la sua fotografia.

C'è un tempo bellissimo tutto sudato
una stagione ribelle l'istante in cui scocca l'unica freccia
che arriva alla volta celeste e trafigge le stelle
è un giorno che tutta la gente si tende la mano
è il medesimo istante per tutti
che sarà benedetto, io credo da molto lontano
è il tempo che è finalmente o quando ci si capisce
un tempo in cui mi vedrai accanto a te nuovamente
mano alla manoche buffi saremo
se non ci avranno nemmeno avvisato.

Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare.
(Ivano Fossati)


La Tina mi ha scritto questa mail così...
le ho chiesto se potevo mettere la sua lettera nel mio blog.
Già perchè è da quando me l'ha scritta che ci penso...
Oltre a pensare tanto a lei che sento molto vicina nonostante la distanza, penso a questo tempo... ai nostri bimbi... a quanto a volte sia dia per scontato tutto e come si voglia sempre di più sempre di più... senza ricordarci di un tempo sognato che bisognava sognare...


Ciao Mari,
ho letto quello che hai scritto sul blog, il tuo articolo per l’Uovo, ed è molto molto bello.
Mi sono rispecchiata moltissimo in quello che hai scritto, nelle sensazioni, nelle paure.
Penso che ogni mamma abbia provato le stesse cose che hai descritto.
Ho sorriso quando parlavi della mancanza della doccia o della voglia di lavarsi i capelli, sapessi quante volte mi è capitato.
L’odio per i propri figli in determinate situazioni è una cosa che sembra orribile, ma penso sia umanissima.
La sensazione di trovarsi al limite, una crisi di pianto perché hai la sensazione che la testa ti stia scoppiano, eppure continuano a chiamarti o a piangere o a prenderti a calci e pugni perché non vogliono fare una cosa o vogliono farne un’altra…a chi non è capitato.
La testimonianza che posso dare io, poi vedi tu sei vuoi condividerla con altri, è quella di una mamma un po’ speciale, non credo unica, purtroppo, ma per fortuna rappresentativa di una minoranza.
E’ la testimonianza di una donna che ha la vita spaccata in due, c’è il prima e c’è il dopo.
Qualsiasi cosa succederà in futuro, ci sarà sempre il prima e il dopo…e il prima non tornerà mai più.
Tutto è cambiato, tutto ha un altro senso, un senso che ho faticato a capire, ma che alla fine ho trovato.
E gli occhi con i quali vedo le mie figlie, la mia vita, il mio essere mamma non sono più quelli che hanno guardato la mia vita prima del 21 dicembre.
La mia vita è più difficile di prima, dal punto di vista pratico. Sono più stanca, debilitata, impaurita, anche terrorizzata.
Ma tutto ora è più facile nei miei rapporti, nei miei affetti.
Io non ho più ombre, non ho più depressione, non ho più odio, non ho più rancore. Non è facile da credere, ma è così.
Faccio fatica come prima in certe situazioni, ma un attimo prima di lasciarmi prendere dallo sconforto scatta qualcosa che mi fa sorridere e mi fa provare un’immensa gioia ad essere lì a discutere con la mia figlia più grande o cercare un modo per far smettere di piangere la più piccola.
Tutto ha un senso. Prima mi deprimevo, pensavo che gli altri avessero più di me, che qualcuno fosse più fortunato.
Oggi so di avere tutto, di avere ancora tempo. Tempo. Quanto ancora? Non lo so, un anno, cento anni. Non lo so.
Ma ho ancora tempo. Anche prima, certo. Ma prima non lo sapevo, lo davo per scontato.
Oggi ho tempo per amare le mie figlie, per crescerle, per insegnare loro un sacco di cose, per dare loro delle tradizioni, dei ricordi. Ricordi. Tanti ricordi. Foto, filmini, gite, giochi fatti insieme, storie sulla famiglia, vacanze al mare.
Sono piccole, ma vorrei che ricordassero tutto, vorrei che sapessero già tutto di me, della loro famiglia.
Tempo. Tempo per renderle autonome, forti, per insegnare loro a farcela. Tempo.
Pensiamo di avere tutto il tempo del mondo. Ma qualcuno mi ha fatto un regalo. Mi ha fatto capire cosa succede quando il mondo finisce. E io ho capito. Tutto è stato molto chiaro. Questi mesi sono stati i più intensi della mia vita.
I più intensi della vita di una mamma, che deve fare la mamma sapendo che tutti i giorni deve lasciare qualcosa nelle proprie figlie: un ricordo, un insegnamento, un bacio, una carezza.
Un mamma che deve vivere al massimo, per la quale le ombre non possono più esserci perché ha avuto la fortuna di capire cosa sarebbe la sua vita senza discussioni, senza stanchezza, senza capricci…e non le è piaciuto.
Non riesco neanche adesso a leggermi un libro o a farmi una doccia…certo, non ho più il problema di lavarmi i capelli, ma ho la casa più in disordine di prima e spesso non riesco a rispondere neanche ad una mail, ma ho una grande gioia dentro ogni giorno che sveglio le mie figlie.
Prima ero tutta contenta se dormivano un po’ di più in modo da riuscire a fare un po’ di cose, ora sono io che le sveglio, per vedere il loro faccino e cominciare la giornata insieme a loro.
Tempo. Non so quando Dio abbia deciso di darne a questa mamma, ma ho capito che tutto il tempo che questa mamma desiderava per sé non vale un minuto del tempo passato a rotolarsi per terra con le proprie bambine.
Grazie Tina...sei grande!
Grazie Tina...

1 commento:

Anonimo ha detto...

il tempo è adesso...
il tempo sono i sogni che riesco a trasformare in realtà...
io scelgo...gradualmente...ma scelgo...

Grazie a Tina per farci toccare con mano, adesso, un frammento di verità, che molti di noi giungerebbero a scoprire...troppo tardi...

adesso sta a noi decidere come scegliere di vivere il nostro tempo... e qualunque sia la scelta, va tutto bene, basta esserne coscienti, accettarsi, e riconoscersi in essa.

victor